Madonna del Cantone

Madonna delle Grazie è il nome corretto che nell’uso popolare diventa del cantone perchè affrescate nell’angolo dell’abside del duomo. Sconosciuto l’artista e la datazione esatta ma sappiamo da storia certa essere già presente nel 1300.

Il Conte Lando Alemanno, mercenario tedesco, aveva già depredato mezza italia quando venne fermato nei pressi di Campigno nella famosa battaglia del passo delle Scalelle del 24 luglio 1358. Fatto prigioniero passò di man in mano dai Guidi, agli Ubaldini e da ultimo è consegnato a Giovanni Visconti da Oleggio che lo fa curare a Bologna.

Curato e liberato continua le sue scorribande per l’Italia e forse anche per sete di vendetta verso quei contadini capeggiati dai Guidi che lo fermarono alle Scalelle passò da Modigliana la mattina del 16 Ottobre 1358.

Quella mattina la città era sprovvista di uomini in altri fatti impegnati, così le fiere donne di Modigliana si organizzano e tendono l’agguato arrampicandosi sui tetti della via della pieve, al passare del nemico getarono pietre, tegole e ogni tipo di liquido sui nemici.

La Tradizione vuole che dal cielo aotre ai colpi delle donne modiglianesi scese anche l’aiuto divino, i nemici che passavano davanti all’affresco della Madonna del cantone, nel punto più stretto della via, rimanevano assonnati e ciechi.

Da questo momento in poi la Vergine viene venerata a Modigliana e ringraziata per i pericoli scampati in verie occasioni.

Così da un affreso coperto solo con una tettoia, piano piano si è arrivati ad avere una chiesetta ricavata proprio a ridosso del Duomo.

Anche il nostro pittore Silvestro Lega omaggia la Vergine con quattro lunette (ex-voto) che ornano gli archi ciechi della navata e rappresentano le calamità da cui la Madonna protesse Modigliana nel corso dei secoli:

La Guerra: il fatto pocanzi narrato del 1358 (uscendo dalla chiesa riconoscerete lo scorcio del dipinto)

La peste: la peste del 1630, ma poi anche il colera del 1855, la terribile “spagnola

Il terremoto: del 1648, del 1661, del 1725, e quello del 1816.

La carestia: del 1563 e del 1589.

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