L’orologio della Tribuna

La torre di destra della Tribuna è provvista di un orologio da torre sin dai primi tempi in cui tale ordigno si diffuse probabilmente già a parterie dalla età del 1500.

Il 23 dicembre 1845 venne montato il più moderno dei meccanismi in grado di battere oltre alle ore anche le mezz’ore, i quarti, suona automaticamente l’Ave Maria dell’alba, il mezzogiorno, l’ora prima del tramonto, l’Ave Maria della sera e il coprifuoco.

Opera pregevole del Modiglianese Domenico Cavina che così venne descritto dall’ingegnere Lepori:

Farò menzionde della fabbrica degli orologi da torre esercitata con tanto grido da Domenico Cavina, che da guardiano di pecore al podere Papiano salì al più alto credito, fino a costruire l’orologio di villa Palmieri presso Firenze, dove spesso soggiorna la regina d’Inghilterra, e quello d’imola a quattro facciate poste ad altezze e a distanze disparatissime, che fu battezzato un monumentodel genere. E se gli avvenimenti del 1859 non avessero precipitato dal trono di Toscana il Granduca Leopoldo II, l’orologio di Palazzo Vecchio sarebbe oggi opera del nostro concittadin; il quale poi ci lascio molte esattissime bilance che sono tuttavia tenute in gran pregio,ed un perfettissimo cronometro situato sulla prima torre della nostra tribuna che viene ricordato con questa iscrizione (murata nell’interno della torre a lato dell’orologio):

A XXIII dicembre MDCCCXLV – quando – DOMENICO CAVINA – di Modigliana – poneva su questa torre – il cronometro – suo perfettissimo lavoro – i concittadini – coll’amore e coll’esultanza – di chi posssede cosa rarissima – il nome di tanto artefice  – in questo marmo – eternavano.

Il meccanismo dell’orologio venne successivamente sostituito da uno elettronio. Quel battere che svegliava le persone nel cuore della notte solo quando veniva a meno per rotture, oggi invece turba le notti dei cittadini che ne hanno chiesto la sospensione notturna e a dispetto di una tradizione secolare batte le ore, le mezz’ore e i quarti solo di giorno.

Il quadrante esterno dell’orologio  è stato interamente ricostruito in occasione dei 150 anni dalla posa dall’Associazione Ex Novo e documentato in questo bel filmato.

Inizialmente si pensava ad un restauro, ma nel cercare di rimuovere le mattonelle rotte anche quelle adiacenti si rompevano e quindi, visto che non c’erano vincoli della sovraintendenza si è deciso ricostruito esattamente come quello rovinato